LATISANA. La pensione di un medico di famiglia a Latisana, il dottor Adriano Di Luca, sta creando preoccupazione tra i suoi pazienti, ma il coordinatore dei medici di base, il dottor Khalid Kussini, assicura che “non ci sarà alcun problema”.
Infatti ci sono due medici, uno a Ronchis e uno a Precenicco, che possono prendere in carico i 1.300 pazienti del dottor Di Luca al momento senza assistenza.
Tuttavia, Kussini ammette che ci sono molte persone che preferiscono avere assistenza da un medico che sta nella stessa città, ma sottolinea che la distanza è minima, soprattutto nel caso di Ronchis. Inoltre, egli assicura che i medici sono tutti in rete e che possono vedere i dati di un paziente di un altro medico per fare ricette o altro, quindi chiunque abbia necessità può venire da loro e avere assistenza.
Il dottor Kussini parla anche della carenza di medici di base, sottolineando che ci sono sempre meno giovani che scelgono questa specializzazione a causa della burocrazia sempre più opprimente che essa comporta. Tuttavia, egli ammette che nel 2023 e nel 2024 ci saranno altri pensionamenti, uno dei quali a giugno a Lignano, che porterà altri 1.500 pazienti ad avere bisogno di un nuovo medico.
Kussini fa notare che in passato i medici di base andavano in pensione a 65 anni, ma la legge Fornero ha innalzato l’età del pensionamento a 68 anni con l’opzione, per chi vuole, di proseguire fino a 70 anni. Ora, invece, si può andare avanti fino a 72 anni su base volontaria. Kussini crede che per poter esercitare fino a quest’età, un medico debba sentirsi in grado di farlo al meglio della sua capacità. Comunque, egli comprende anche coloro che scelgono di avere un po’ di tempo libero.
Kussini è fiducioso che qualcuno arriverà nel territorio e che il progetto dell’ospedale di comunità previsto per Latisana garantirà la presenza di un numero maggiore di figure professionali a disposizione dei pazienti. Egli assicura che nessuno resterà senza assistenza.
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